Sono invecchiato di colpo
Una notte, solo più buia di altre, senza neanche la flebile luce di un sogno.
Crepe accumulate negli anni nel nero dell’anima, sono risalite, strisciando come luridi vermi, percorrendo disordinatamente le viscere, fino ad arrivare a fermarsi sulle mi guance, sulla mia fronte.
Anche gli occhi, da oggi capaci solo di cogliere frammenti: intorno a me ora vedo solo macerie.
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