lunedì 28 dicembre 2015

Leggo le tue parole senza capirle. Come fossero germi di una vita extraterrestre.
Capire, che parola inutile. 
Sento sulle dita le vibrazioni del tuo respiro. Il rumore di ogni secondo che passa. Il sapore acido di un sorriso perso. L'odore di polvere di un campo incolto.
Vedo il solco profondo di una nuova ruga.

sabato 21 novembre 2015

Arianna mi ha dato un filo. Ha desiderato che trovassi l'uscita. Ma io sapevo bene ciò che era il fuori. O forse pensavo solo di saperlo. Ma questo non fa differenza. Così il filo l'ho fatto a brandelli. Un pezzo per ogni mio passo. E ad ogni passo ho amato Arianna. Perché lei desiderava qualcosa per me. A ogni passo Arianna era diversa da sé.

venerdì 13 novembre 2015

Il più possibile aderente a un muro grigio

Il più possibile aderente a un muro grigio
dopo giorni passati ad ingrigire il volto in una stanza scura
così che non risaltasse sul vestito grigio che indosso
mentre in questo giorno privo di colori resto immobile
sperando che nessuno si accorga di me.

lunedì 5 ottobre 2015

Io non ho confini.

Io non ho confini.
Indifferente alle vostre reti. Ai vostri muri. Al vostro odio.

sabato 12 settembre 2015

La gabbia è appesa in alto. C'è un gancio infilato nel soffitto. La punta è curva, quasi un anello. La presa è solida. Sono seduto. Con la mano destra afferro una sbarra alla mia destra. Con la mano sinistra afferro una sbarra alla mia sinistra. Le sbarre sono di metallo laccato nero. Il metallo è freddo. Più freddo delle mie mani. Gelido come i miei giorni.
Muovo la schiena avanti e indietro. La gabbia si muove. Oscilla. Chiudo gli occhi e sento lo spostamento d'aria sulla mia faccia. Se chiudo gli occhi sento un vento leggero sul volto. Come se corressi libero in un prato.

sabato 5 settembre 2015

Ora dove sono

Ora dove sono. In quale luogo dei tuoi pensieri mi hai lasciato.
Il mio è un bosco buio. Fitto di alberi. E di rovi. Che mi avvolgono le gambe. Mordono la mia carne ogni volta che mi muovo. Costringendola a piangere lacrime rosse. Perché i miei occhi non sanno più piangere. Lo sguardo è assente. Il presente è una linea piatta, un ronzio sommesso e nessun colore.

sabato 29 agosto 2015

Un raggio di luce all'improvviso mi sorprende dandomi la consistenza di essere.
Quando la notte finisce, divento notte io.

mercoledì 26 agosto 2015

Il dolore è un buco nero nella coscienza dei ricordi. L'ho espulso con un urlo e non ricordo quando. Ma quell'urlo da quel giorno mi segue, nascosto nel buio della mia ombra.

sabato 22 agosto 2015

Ho un anima in autunno. E lacrime invece di foglie gialle a turbinare nel vento. Aspetto un soffio più forte, come un sorriso, capace di spazzarle via

lunedì 17 agosto 2015

Roma.
Un vecchio che spinge una sedia a rotelle in un parco. È un giorno caldo d'autunno. All'improvviso si ferma. Affianca la carrozzina e l'abbraccia. Non so chi vi sia dentro. Forse una moglie anziana. Forse un figlio malato. 
Quando il vecchio si accorge di me, si ritrae. Il suo gesto d'amore è una cosa privata. 
Passo più in fretta che posso e piango le sue lacrime per ciò che ha perduto.
Esisto perché esiste l'amore.
In un mondo d'odio non sono.

giovedì 13 agosto 2015

Notte. Non avrei trovato nulla di strano se ad ululare alla luna fossero stati i tuoi sogni. Invece era un cane indistinguibile perché nero. Un pezzo di buio. O forse la notte stessa

martedì 11 agosto 2015

Atmosfera sospesa. Ascolto silenzi. Li vedo dilatarsi. Avvolgere ogni cosa.

Ho mani d'aria.
Posso toccare la tua assenza.
È Terra arida.
E’ un fiore reciso
su una tavola vuota,
in una stanza vuota
di una casa vuota.
Nebbia ladra di paesaggi.
Vene svuotate di sangue.