lunedì 9 agosto 2021

 Guardo le dita della mia mano muoversi. Muovo le dita della mia mano e intanto le guardo. Sono io, mi dico, cercando di convincermi di essere e di essere anche capace di decidere almeno il movimento dei miei arti. La mano che afferra o che lascia cadere, se lo voglio. E un passo dietro l’altro, verso una direzione qualunque. 

Qualcuno ha calcolato che le probabilità di venire al mondo sono prossime a zero, specificando anche di non aver considerato tutte le possibili variabili; una conferma non necessaria di qualcosa di ovvio. Se posso credere al movimento di queste mie dita, posso ammettere l’esistenza di qualsiasi cosa. Soprattutto posso ammettere la non esistenza, l’illusione.