Una distesa liquida. La superficie leggermente increspata da un soffio di vento. Sopra galleggiano ampolle di vetro. Una moltitudine. La luce colpisce le creste sulla massa liquida. I riflessi si scompongono in raggi bianchi accecanti. La luce colpisce il vetro opaco delle ampolle penetrandolo. Si ferma all'interno su un foglio di carta. Un foglio in ogni ampolla. La carta è consumata dal tempo. Non è un foglio, ma un brandello. In ogni brandello è prigioniero il respiro di un essere umano.
Una corrente spinge le ampolle. Succede che a volte due si tocchino. L'urto produce un suono limpido e netto. Lo seguo finché posso mentre si allontana. L'urto non è mai così forte da infrangere il vetro. La carta non può dissolversi nel mare. Il respiro non può sciogliersi nell'aria.
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