domenica 7 ottobre 2018

Una frattura nei pensieri e ho mani piene di parole. Mi guardo le dita inorridito. Le pulisco sui tasti. Non ti sto scrivendo. Lascio solo scivolare via una lunga catena di lettere che non mi appartengono più. Puoi farne quello che vuoi o non farne niente, lasciarle scorrere oltre senza guardarle. 
È stato guardare quelle stanze vuote. Gli scatoloni vicino alla porta. Io non abito più. Al mio posto una bambina bionda e il suo sorriso sdentato. Sarà per gioco riflesso decine di volte negli specchi dell’armadio. 
Avrei voluto altri figli. 
E invece figli di altri salteranno le mie impronte che lentamente scompaiono.